La concentrazione è un tallone d’Achille per tanti studenti universitari. La distrazione è dietro l’angolo, a partire da un piccolo e invadente dispositivo che non può più uscire dalle nostre vite: lo smartphone. Eh già, lo smartphone è un “succhia attenzione” micidiale, da cui, una volta catturati, è davvero difficile sfuggire. Forse più di Alcatraz.
Ok, forse sto esagerando, ma chiunque sperimenta tutti i giorni un calo di attenzione e continue distrazioni provenienti proprio dal cellulare.
Per questo, parlando di concentrazione in ambito di studio universitario, ci sentiamo obbligati di darti alcuni consigli. Nello specifico ringraziamo i ragazzi di Studente Top che si occupano di concentrazione nello studio, di come evitare le distrazioni quando stiamo preparando i nostri esami universitari.
Primo consiglio: modalità aereo
Ok, è il più duro di tutti, ma è effettivamente il più efficace. Spegni quel dannato telefono, o almeno metti la modalità aereo. NESSUNA notifica dovrà interromperti. Se senti il desiderio di accenderlo e di andare a controllare se qualche scintillante notifica è arrivata in quei 10 minuti di buio che hai donato al tuo telefono spegnendolo, allora ti consiglio di metterlo proprio in un’altra stanza. Lontano dalla scrivania nella quale stai studiando.
Secondo consiglio: migliora il controllo delle tue notifiche
Se proprio non riesci a separarti dal tuo amico digitale, almeno cerca di limitare i danni controllando le notifiche.
Sia con Android che con iOS è possibile controllare le notifiche. Io ad esempio ho tolto quelle di Facebook, di Gmail (lo controllo manualmente di tanto in tanto, ma se sto lavorando al PC ce l’ho aperto in background) e, udite udite, di Whatsapp. Ok su Whatsapp stiamo all’estremismo del detox digitale, eppure proprio l’app di messaggistica più usata in Italia è il peggior nemico dello studente concentrato: gruppi, suoni, notifiche, fidanzati, amici e quant’altro. Ecco, io ho lasciato il numerino delle chat, così non sono del tutto isolato. Inoltre chi mi conosce, le persone più importanti, sanno che non ho le notifiche, quindi se c’è qualcosa di urgente SMS o chiamata. Per il resto, tutti possono aspettare.
Terzo Consiglio: prova la tecnica del pomodoro
Ne hai mai sentito parlate? 25 minuti di studio e 5 minuti di pausa. 4 cicli così e poi una pausa più lunga. Durante i 25 minuti vige la concentrazione più religiosa: via il telefono, via le distrazioni dalla scrivania, taccuino vicino (per eventuali pensieri che ti vengono in testa a disturbare) e vai con lo studio matto e disperato!
Ma no, non matto e disperato, semplicemente focalizzato.
All’inizio sarà un po’ difficile, ma se seguirai alla lettera il primo o il secondo consiglio, ti troverai già con un passo fatto.
Concentrazione e studio: per concludere
Sono molti altri i fattori che incidono sulla concentrazione, ma il cellulare è sicuramente uno dei più influenti. Comincia seguendo i consigli di questo articolo e ti assicuro che riuscirai a migliorare l’attenzione durante lo studio. Studiare focalizzati permette di far “scorrere il tempo più velocemente”: siamo talmente presi nello studio che non ci accorgiamo del tempo che passa. Questa è la situazione ideale, perché significa che la mente è sgombera da pensieri che non vanno oltre a ciò che stai studiando per il tuo esame.
E tu, utilizzi qualche tecnica in particolare per migliorare la concentrazione del tuo studio?